“Il mondo del cinema mi ha affascinato anche nel suo funzionamento: produrre un buon film richiede che molti fattori diversi collaborino e funzionino tra loro. Non basta una buona storia, ci vuole un buon regista, bravi attori, un bravo direttore della fotografia. Ci vuole una buona
colonna sonora, e un buon montaggio può cambiare radicalmente le sorti di un film. In questo somiglia al lavoro del costruire edifici, dove collaborano architetti, ingegneri, tecnici, impresa.
Infatti, in questo lavoro, il committente ha subito capito perfettamente come nel progetto dovessero accordarsi voci diverse. Entrambe le discipline, cinema e architettura, sono un misto di arte e tecnica. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences già nel nome contiene le due cose che coesistono e collaborano. Come nell’architettura, nel cinema la tecnologia non è avulsa dalla creatività. C’è una continua tensione tra gesto tecnico e risultato emotivo”.
Renzo Piano racconta così la storia della nascita della nuova Academy Museum of Motion Pictures, il più importante museo cinematografico del mondo. Nato nel famoso “Miracle Mile”, nel cuore di Los Angeles, all’incrocio tra Wilshire Boulevard e Fairfax Avenue. Il museo conserva il May Company, ex grande magazzino del 1939, e gli dà nuova vita con un edificio sferico, il David Geffen Theatre da 1000 posti e la Dolby Family Terrace con vista su Hollywood.
Anche questo volume, il quattordicesimo della collana curata dalla Fondazione Renzo Piano, accompagna il lettore come un taccuino di viaggio alla scoperta della straordinaria avventura che è il mestiere dell'architetto attraverso la documentazione degli archivi di RPBW e Fondazione Renzo Piano.