Nel 1991 Ernst Beyeler si è rivolto a Renzo Piano per commissionare la progettazione di un museo destinato ad accogliere la sua eccezionale collezione di arte moderna. La richiesta di Beyeler è un museo interamente illuminato da luce naturale e immerso nel verde. L'edificio ha una pianta molto rigorosa: quattro muri maestri della stessa lunghezza, orientati in direzione nord-sud, corrono parelleli al muro di recinzione e scandiscono in modo ordinato la successione degli spazi espositivi che si originano dall’atrio centrale. La luce naturale penetra dall’alto attraverso le superfici filtranti del sistema di copertura che “vola” al di sopra dei setti murari. Il tetto è in qualche modo indipendente dall’edificio: sostenuto dalla struttura metallica, si spinge sensibilmente al di là del perimetro definito dai muri.