Il progetto per il Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou nacque carico di aspettative simboliche. La costruzione del centro faceva infatti parte degli accordi tra il governo di Parigi e le autorità locali per l’indipendenza della Nuova Caledonia. Il centro è l’espressione di una tradizione millenaria di rapporto con la natura, pertanto non è stato pensato racchiuso in una sede monumentale ma come un insieme di villaggi e spiazzi alberati, di funzioni e percorsi, di pieni e di vuoti. Le costruzioni richiamano visivamente le tradizionali capanne kanak grazie alla struttura curva, fatte di listelli e centine di legno.