Il progetto nasce per riunire le varie sedi del museo in un unico campus con nuovi spazi pubblici ed espositivi. La prima fase ha compreso il Broad Contemporary Art Museum (BCAM) e la passeggiata che attraversa il campus. Il secondo intervento ha riguardato invece il Resnick Pavilion, che ospita le esposizioni temporanee. Il tetto a shed e le facciate in travertino ricordano un edificio industriale, una fabbrica al servizio dell'arte contemporanea dove i generi sconfinano tra loro, si fondono e ritrovano la via del contatto con la natura.