Dominique e John de Menil chiesero a Renzo Piano nel 1981 di realizzare a Houston un museo per ospitare la loro collezione di arte primitiva africana e di arte moderna surrealista, tra le più importanti del mondo. La prima richiesta di Madame de Menil era che tutte le opere potessero essere osservate alla luce naturale, inoltre voleva uno spazio che favorisse un rapporto diretto e rilassato tra visitatore e opera d’arte, un ambiente non monumentale. L’illuminazione naturale degli ambienti espositivi è la soluzione che caratterizza l’edificio. L’obiettivo era quello di favorire nelle sale di esposizione una diffusione mediata della luce, senza per questo perdere il senso della mutevolezza delle condizioni atmosferiche. Al termine di una lunga indagine si è arrivati alla definizione di un elemento strutturale di base, la cosidetta “foglia” in ferrocemento (spessore 25 mm) che, ripetuta 300 volte, costituisce la piattaforma di copertura destinata ad assolvere la duplice funzione di filtro per la luce e di schermo termico.