Per la rappresentazione dell'opera di Luigi Nono a Venezia e Milano fu progettata una struttura smontabile in legno, pensata come un gigantesco strumento musicale per il quale furono impiegate le tecniche della liuteria e della cantieristica navale, perchè solo nella tecnologia marittima si usa il legno lamellare per costruire oggetti di simili dimensioni. Il Prometeo fu un'esperienza unica nel suo genere in cui lo spazio nasceva con l'opera e per l'opera come parte dello stesso processo creativo.